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19 novembre 2020

L’AGCM avvia istruttoria antitrust nei confronti di ANIA per il “progetto antifrode”

Con provvedimento pubblicato il 16 novembre u.s. l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha aperto un’istruttoria (I844) nei confronti dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) per accertare la possibile contrarietà al divieto di intese restrittive della concorrenza del c.d. “progetto antifrode”, avviato da ANIA nel 2019 e comunicato dalla stessa associazione all’AGCM nel marzo 2020.

Il progetto sottoposto al vaglio dell’AGCM prevede tra l’altro:

(i) la costituzione di una piattaforma, per la generalità dei rami assicurativi, funzionale allo scambio in via continuativa di informazioni sui fenomeni fraudolenti, accessibile in tempo reale da parte delle imprese di assicurazione;

(ii) la realizzazione di una banca dati per i rami assicurativi vita (puro rischio) e per i rami danni, tranne il ramo RC Auto, utilizzabile dalle imprese di assicurazione nelle diverse fasi della loro attività, assuntiva e liquidativa, alimentata dalle informazioni fornite dalle stesse imprese assicuratrici, tra cui informazioni relative alle caratteristiche dei sinistri, ai soggetti a vario titolo coinvolti, nonché a fattori ritenuti da ANIA indicativi del rischio frode.

L’AGCM, pur riconoscendo che il fenomeno delle frodi assicurative genera costi per l’industria assicurativa e per la collettività degli assicurati, rileva l’esistenza di possibili criticità concorrenziali legate al progetto. Viene fatto riferimento in particolare:

1) al rischio che non sussistano adeguate garanzie di terzietà tali da garantire un beneficio per l’intero sistema assicurativo, dato che il progetto è sviluppato e gestito da un’associazione (ANIA) rappresentativa degli interessi delle sole imprese di assicurazione;

2) al rischio che il progetto determini uno scambio di informazioni commercialmente sensibili tra imprese assicuratrici concorrenti, tale da determinare un aumento artificiale della trasparenza sui mercati interessati facilitante la collusione su variabili strategiche e in grado di produrre effetti anticompetitivi;

3) ad un ulteriore rischio legato allo sviluppo di algoritmi comuni finalizzati alla determinazione di indicatori del rischio frode omogenei, che, utilizzati dalle imprese di assicurazione sia in fase liquidativa sia in fase assuntiva, potrebbero interferire con le scelte strategiche delle imprese e favorire l’uniformazione delle condotte.

Per queste ragioni l’AGCM ipotizza che l’iniziativa in questione, costituente una decisione di un’associazione di imprese (l’ANIA), possa configurare un’intesa restrittiva della concorrenza contraria all’art. 101 TFUE.

Il termine di chiusura del procedimento, per accertare eventuali violazioni, è fissato al 31 dicembre 2021. L’AGCM può in ogni momento, ove ne ricorrano i presupposti, estendere il procedimento ad altri soggetti che ritenga possano essere coinvolti nelle condotte oggetto di istruttoria o formulare richieste di informazioni, anche nei confronti di singole imprese del settore assicurativo. È inoltre consentito l’intervento volontario nel procedimento di soggetti interessati pubblici o privati o di associazioni di consumatori che ne facciano motivata richiesta entro il 16 dicembre 2020 (trenta giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento).

L’avvio dell’istruttoria conferma l’importanza che venga svolta dalle imprese un’adeguata attività di valutazione del rischio e di compliance antitrust per ogni iniziativa che implichi una qualche forma di cooperazione o uno scambio di informazioni, diretto o indiretto, tra concorrenti, anche nel caso in cui l’iniziativa sia sviluppata nell’ambito di un’associazione di categoria ed abbia l’obiettivo di generare efficienze di sistema. L’istruttoria conferma inoltre la crescente attenzione ai rischi antitrust specifici del settore assicurativo legati all’uso dei big data e degli algoritmi; uso che, sebbene funzionale all’attività di impresa, se realizzato con modalità non corrette può risultare in una violazione delle norme in materia di concorrenza.

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