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26 ottobre 20223 minuti di lettura

Il Governo attiva il payback per i dispositivi medici come evitarne gli effetti

Con il D.L. n. 115/2022 (c.d. Decreto “Aiuti bis”), convertito con modificazioni dalla L. n. 142/2022, il Governo ha riattivato il “payback” per i dispositivi medici. In estrema sintesi, si tratta una norma (introdotta nel nostro ordinamento con il D.L n. 78/2015) che, in un’ottica di razionalizzazione della spesa pubblica, impone alle aziende fornitrici di dispositivi medici di ripianare l’eventuale sfondamento del tetto di spesa regionale per gli acquisti di dispositivi medici inter alia per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018. Lo scorso 15.09.2022 è stato pubblicato in GURI il decreto con cui Ministero della Salute ha certificato il superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici a livello nazionale e regionale per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018. Il Decreto Aiuti Bis ha previsto un’accelerazione delle tempistiche e, stando alle previsioni, da qui a pochi mesi, a fronte del superamento del predetto tetto le aziende che operano nel settore si troveranno costrette a restituire milioni di euro, con conseguenti rilevanti ripercussioni finanziarie a carico delle stesse.

Al fine di contestare in radice tale manovra, lo strumento che le aziende del settore potranno attivare è l’impugnazione davanti al TAR Lazio del citato Decreto Ministeriale di accertamento del superamento dei tetti di spesa nel termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione in GURI, nonché i successivi provvedimenti che verranno adottati dai vari soggetti coinvolti.