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26 ottobre 20234 minuti di lettura

Decreto Giustizia: le novità in materia di responsabilità dell'ente ai sensi del D.Lgs. 231/2001

Il 9 ottobre u.s. è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la L. 137/2023 (“Legge”), con cui è stato convertito in legge, con modificazioni, il D.L. 10 agosto 2023, n. 105 (Decreto Giustizia”).

Le modifiche normative intervenute, in vigore dal 10 ottobre u.s., tra le altre, introducono diverse novità anche in materia di responsabilità da reato degli enti ex D.Lgs. 231/2001 (“Decreto 231”), destinate ad impattare in maniera significativa sulle aziende.

 

Cosa Cambia

La novità di maggior rilievo per le imprese attiene all’estensione del novero dei reati presupposto della responsabilità dell’ente ai sensi del Decreto 231 a tre ulteriori ipotesi criminose. In particolare:  

  • l’art. 24 del Decreto 231 è stato modificato con l’introduzione delle fattispecie di:
    • Turbata libertà degli incanti, ex 353 Cod. pen.
    • Turbata libertà della scelta del contraente, ex 353-bis Cod. pen.
  • all'art. 25-octies.1 del Decreto 231, è stata inserita la seguente fattispecie:
    • Trasferimento fraudolento di valori, ex 512-bis Cod. pen.

 

Focus sulle fattispecie ora incluse nel catalogo dei reati presupposto 231

Turbata libertà degli incanti

La fattispecie criminosa punisce le condotte poste in essere con violenza o minaccia, doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti volte ad impedire o turbare le gare nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di Pubbliche Amministrazioni o ad allontanarne gli offerenti.

Turbata libertà della scelta del contraente

La fattispecie criminosa punisce le condotte poste in essere con violenza o minaccia, doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti volte a turbare il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della Pubblica Amministrazione.

Trasferimento fraudolento di valori

La fattispecie criminosa punisce la condotta di chi attribuisce fittiziamente la titolarità o la disponibilità ad altri di denaro (o altri beni) al fine di eludere misure di prevenzione patrimoniale o di contrabbando, o agevolare la commissione dei delitti di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio.

Il sistema sanzionatorio 231

Con riferimento ai reati presupposto di "Turbata libertà degli incanti" e "Turbata libertà della scelta del contraente", è prevista, per l’ente, l’applicazione di sanzioni pecuniarie fino a EUR774.500, ovvero, nelle ipotesi aggravate, fino a EUR929.400.

Inoltre, si applicheranno all’ente le seguenti sanzioni interdittive:

  • divieto di contrattare con la P.A., salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio;
  • esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi sussidi e eventuale revoca di quelli già concessi;
  • divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Con riferimento al reato presupposto di “Trasferimento fraudolento di valori”, è prevista l’applicazione per le persone giuridiche della sanzione pecuniaria fino a EUR929.400.

Inoltre, si applicheranno all’ente le seguenti sanzioni interdittive:

  • interdizione dall'esercizio dell'attività;
  • sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito;
  • divieto di contrattare con la P.A., salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio;
  • esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi sussidi e eventuale revoca di quelli già concessi;
  • divieto di pubblicizzare beni o servizi.

 

Cosa fare?

L’ingresso nel catalogo 231 delle fattispecie sopra richiamate comporta la necessità per le aziende che hanno adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto 231 (ovvero, che si apprestano a adottarlo) di procedere ad una validazione dei sistemi di controllo interno e gestione del rischio, funzionale alla prevenzione dei nuovi reati presupposti alla responsabilità dell’ente, ove astrattamente rilevanti per le peculiarità del business di riferimento.  

In altri termini, sarà necessario per le imprese,procedere ad una riconsiderazione delle  attività di risk assessment e gap analysis con riferimento ai processi aziendali ove insistono attività sensibili connesse al rischio di commissione dei nuovi reati, tanto da definire, le azioni di correzione o miglioramento del sistema di controllo aziendale che si rendano eventualmente necessarie.

 


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