
28 luglio 2025 • 4 minuti di lettura
Decreto Energia: le previsioni in materia di Data Center
Dal 24 luglio circola la bozza di decreto-legge recante "Misure urgenti in materia di risoluzione della saturazione virtuale delle reti elettriche, di integrazione dei centri di elaborazione dati nel sistema elettrico, di mitigazione del rischio di volatilità dei prezzi dei mercati all'ingrosso del gas, nonché per gli investimenti nel settore del trasporto e dello stoccaggio delle emissioni inquinanti".
Si tratta di una bozza che secondo indicazioni di stampa potrebbe essere valutata nel prossimo Consiglio dei Ministri del 4 agosto p.v.
Le previsioni in materia Data Center
L'articolo 3 della bozza è rubricato "Procedimento unico per il rilascio delle autorizzazioni ai progetti di centri dati" e prevede quanto segue:
- La realizzazione e ampliamento dei centri dati sono soggetti ad una autorizzazione emessa a seguito di un procedimento unico, svolto secondo la procedura della conferenza di servizi, relativo alle reti di connessione di utenza di qualunque tensione;
- l'autorità competente al rilascio è l'autorità competente all'autorizzazione integrata ambientale;
- non si potrà delegare la competenza al rilascio delle autorizzazioni ad enti di livello sub-provinciale;
- l'autorizzazione includerà tutti i nullaosta e pareri necessari, ad esempio: autorizzazione paesaggistica, autorizzazione per i beni culturali, autorizzazione integrata ambientale, valutazione di impatto ambientale;
- Il procedimento unico dovrà avere una durata non superiore a 10 mesi (prorogabile solo per circostanze eccezionali di tre mesi)
- I termini per la valutazione di impatto ambientale devono intendersi dimezzati
- casi particolari:
- la procedura di autorizzazione unica non dovrebbe applicarsi ai procedimenti relativi ai data center dichiarati di interesse strategico nazionale ai sensi dell'articolo 13 del decreto legge 104 del 2023
- se i progetti necessitano di una connessione di utenza con tensione superiore a 220 kilowatt la regione è l'ente competente all'autorizzazione delle opere di connessione se i progetti hanno già ottenuto i titoli abilitativi inclusi provvedimenti ambientali
Commenti
La norma, secondo la versione circolata, sembra presentare alcuni profili di attenzione:
1) Competenze
L'autorizzazione unica sarà rilasciata:
a) dalla Regione, o in caso di delega (come accade in Lombardia): dalla Provincia/Città metropolitana per i progetti con potenza sino a 300 MW ;
b) dal MASE, per i progetti superiori a tale soglia.
2) Norma transitoria
Nel documento circolato non vi sono disposizioni in merito ai procedimenti già autorizzati (che in virtù del principio tempus regit actum non dovrebbero ricadere in questa procedura) né per quelli autorizzati parzialmente (ad esempio, progetti che hanno già completato il procedimento di screening ambientale o ottenuto l'autorizzazione alla connessione della linea elettrica)
Questi progetti, come quelli per cui gli iter sono in corso, dovrebbero quindi sottostare alla nuova procedura.
3) Possibili ritardi
- Se il decreto fosse approvato nel testo così circolato, si ravvedono alte probabilità di ritardi per i progetti in corso: le amministrazioni comunali dovrebbero sospendere / chiudere gli iter avviati e i richiedenti dovrebbero ripresentare nuove istanze all'ente competente;
- Si ravvede il rischio che i pareri gli endoprocedimentali ottenuti non siano considerati validi e quindi probabilmente potrebbe essere necessario riavviare iter endoprocedimentali già completati
- Ravvediamo un rischio rallentamento per le Provincie / Città Metropolitane cui confluiranno in pochi giorni i nuovi procedimenti;
- Riteniamo poco probabile che sia possibile che i termini di cui alla VIA siano effettivamente "dimezzabili". Oggi, un procedimento di screening di VIA richiede in media un anno e un provvedimento di VIA due circa. Se le regole procedurali non cambiano difficilmente i termini possono ridursi sensibilmente.
4) Connessione con altre iniziative
- Nei prossimi giorni occorrerà comprendere come conciliare questa bozza con la "Strategia per l'attrazione in Italia degli investimenti industriali esteri in data center" pubblicata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) del 16 luglio u.s. per cui il MIMIT ha avviato una consultazione pubblica con proposte che possono essere inviate entro il 16 agosto.