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13 ottobre 20233 minuti di lettura

Nuove tecnologie e “vecchio” processo esecutivo: un importante passo verso l’accelerazione delle procedure di recupero dei crediti

A distanza di 9 anni dalla sua entrata in vigore il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate hanno dato attuazione allo strumento dell’accesso alle banche dati delle pubbliche amministrazioni da parte degli Ufficiali Giudiziari previsto dall’art. 492-bis c.p.c.

 

La norma

L’art. 492 bis c.p.c. prevede che “l'ufficiale giudiziario accede mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nell'anagrafe tributaria, compreso l'archivio dei rapporti finanziari, e in quelle degli enti previdenziali, per l'acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l'individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti. Terminate le operazioni l'ufficiale giudiziario redige un unico processo verbale nel quale indica tutte le banche dati interrogate e le relative risultanze e ne dà comunicazione al creditore istante. L'ufficiale giudiziario procede a pignoramento munito del titolo esecutivo e del precetto, anche acquisendone copia dal fascicolo informatico. Nel caso di cui al secondo comma, il precetto è consegnato o trasmesso all'ufficiale giudiziario prima che si proceda al pignoramento.”

 

Il processo attuativo della norma

Con Comunicato del 21 agosto 2023 il Ministero della Giustizia ha dichiarato operativo l'accesso diretto da parte dell'ufficiale giudiziario alle banche dati dell'Agenzia delle Entrate per le finalità di cui all'art. 492-bis c.p.c., precisando che l'Ufficiale Giudiziario, attraverso il Sistema di Interscambio flussi Dati (SID), potrà quindi accedere a:

  1. dichiarazioni dei redditi e certificazione unica;
  2. atti del Registro;
  3. archivio dei Rapporti finanziari.

Nel mese di ottobre è entrata pienamente in attività la Convenzione tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate siglata a giugno 2023 che consente l’accesso autonomo degli ufficiali giudiziari alle banche dati dell’Agenzia ai fini della ricerca telematica di beni con titolo esecutivo da pignorare su richiesta di creditore.

Il Dipartimento per la Transizione digitale della giustizia ha, infatti, completato il processo di connessione alle banche dati di Agenzia delle Entrate da parte di tutti gli uffici NEP (Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti) a cui è ora consentito tramite l’utilizzo di nuove tecnologie di accedere direttamente e reperire agevolmente i dati sui beni da sottoporre a esecuzione forzata o a procedure concorsuali.

 

Come funzionerà la procedura?

La procedura potrà essere attivata su istanza del creditore o del curatore fallimentare, rivolgendosi direttamente all’UNEP. Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, gli ufficiali giudiziari potranno ricercare i beni da sottoporre a esecuzione, nel rispetto della disciplina in materia di privacy, direttamente dalle banche dati interconnesse all'interno dell'Anagrafe tributaria, che consentiranno, tra l’altro, di individuare:

  1. Beni mobili e immobili
  2. Crediti
  3. Rapporti con banche e istituti di credito
  4. Rapporti con datori di lavoro e committenti.

Al termine delle operazioni di ricerca, l’Ufficiale Giudiziario redigerà un processo verbale nel quale indicherà (a) quali banche dati ha interrogato e (b) i risultati della ricerca effettuata, dandone comunicazione al creditore.

 

Considerazioni finali

Gli obiettivi di questo strumento sono certamente da valutare positivamente in quanto consentono di facilitare fortemente il recupero giudiziale del credito attraverso una semplificazione delle procedure grazie all'impiego delle nuove tecnologie, che imprimeranno una notevole accelerazione alla ricerca dei beni da sottoporre ad esecuzione forzata. Sarà solo la pratica, tuttavia, a confermare se questo strumento verrà utilizzato dagli avvocati e questo dipenderà dall’efficienza e speditezza della relativa procedura.